mercoledì 25 maggio 2011

LETTERA APERTA DEI PENDOLARI DEL TRENO 6223

PUBBLICHIAMO LA LETTERA APERTA CHE I NOSTRO COLLEGHI, PENDOLARI DELLA VENTIMIGLIA-IMPERIA HANNO SCRITTO AD AMMINISTRATORI PUBBLICI E A TRENITALIA PER EVITARE LA SOPPRESIONE DEL REGIONALE 6223, CHE OGNI GIORNO LI PORTA SUL POSTO DI LAVORO

Una sola riflessione: "abbiamo consegnato le loro firme di cittadini ed elettori(circa 200) all'Assessorato ai Trasporti due settimane fa: ANCORA NON C'E' UN MINIMO CENNO DI RISPOSTA!!!


Gentile amminstratore ligure, gentile amministratore di Trenitalia,

la Regione Liguria, sul proprio sito scrive che il pendolarismo è una realtà importante: la percentuale delle persone che utilizzano abitualmente il treno in Liguria per recarsi al lavoro o a scuola è più che il doppio della media nazionale . Da questa presa d’atto dovrebbero discendere, pensiamo, scelte politiche coerenti, volte a incoraggiare l’utilizzo del mezzo pubblico!

Ma la realtà oggi appare un poco diversa.

La regione su delega di Trenitalia, ha deciso di sopprimere il treno che un cospicuo gruppo di pendolari, circa 300, quotidianamente utilizza per recarsi al lavoro! Questo è il treno che parte da Ventimiglia alle ore 7.20 ed arriva ad Imperia Oneglia alle 8.00. Qual è la motivazione? La decisione di eliminare questo servizio pubblico per il periodo estivo sarebbe motivata dalla chiusura delle scuole e da un tentativo di riduzione dei costi. Motivazioni che, onestamente, appaiono del tutto incomprensibili oltre che inadeguate: il treno che si intende abolire non è il treno utilizzato dagli studenti, che invece si servono per mesi della scuola del convoglio precedente. Se è proprio necessario ridurre i servizi crediamo che lo si possa fare in maniera più oculata. Questa scelta invece mostra una clamorosa disattenzione alle esigenze di moltissimi lavoratori che pagano l’abbonamento regolarmente da anni.

Dovremmo recarci al lavoro con mezzi propri, magari prendendo l’autostrada? Che ricadute economico/sociali può avere la cancellazione di questo servizio pubblico?

La regione non può dimenticare che i lavoratori dell’estremo ponente fanno i conti con la presenza un'unica trafficatissima strada statale, e che per fare circa 43 km sono richiesti, al mattino, tempi di percorrenza che superano l’ora e un quarto . Addirittura, con l’autobus che parte da Ventimiglia alle ore 7.16 si arriva ad Imperia Oneglia dopo un ora e quaranta minuti di viaggio! In altre parole che per arrivare puntuali al lavoro alle ore 8.00 occorre prendere un autobus alle ore 6.31, cioè quasi un’ora prima della partenza del treno! .
Che dire dell’autostrada: il costo diario della percorrenza Ventimiglia-Imperia Oneglia andata e ritormo ammonta ad € 19,00 ?
E’di tutta evidenza che l’utilizzo di quel treno per molti di noi è una scelta obbligata: il treno impiega circa 40 minuti, risolve i problemi di parcheggio, incide meno sulla nostra economia familiare.
Lo dimostra il fatto che in poche ore insieme ad alcuni colleghi siamo riusciti a raccogliere più di 200 firme di persone contrarie a questa decisione e possiamo assicurare che la rabbia e la delusione tra i pendolari è notevole. Anche i media hanno presto compreso le nostre ragioni. La Stampa di Sabato 13 Maggio, ha dato ampio spazio alle nostre proteste con un articolo intitolato “Salviamo il treno dei pendolari!”. Il Secolo XIX di Martedì 17 maggio ha pubblicato l’articolo “Stop al treno degli studenti, a piedi restano i pendolari”. Negli ultimi giorni i giornali hanno dato conto di un interessamento alla questione da parte del consigliere regionale Marco Scajola.

Ma nessuna risposta concreta è ancora pervenuta a noi pendolari.

Infine, due ultime considerazioni: è strano vedere che una regione così attenta all’impronta ecologica dei propri cittadini, li costringa poi a moltiplicare la produzione di Co2, utilizzando private autovetture al posto del più eco-sostenibile servizio pubblico. Pare incredibile, poi, che una regione con una così forte vocazione turistica non adotti politiche che considerino l’incremento estivo degli utenti delle strade e dei parcheggi, ma anzi compia scelte che portano un aumento del traffico veicolare e dell’uso dei parcheggi.

Le nostre firme sono state consegnate dal COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE LIGURE all’Assessorato ai Trasporti, il quale ci ha promesso una riposta in merito.
Siamo fiduciosi.