martedì 17 agosto 2010

ESPOSTO DEI PENDOLARI ALLA MAGISTRATURA

Apprendiamo, con grande piacere, che il portavoce del comitato dei pendolari liguri del levante, lo spezzino Carlo Palmieri, e il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, hanno consegnato stamani - 17 agosto - al Procuratore della Repubblica di Genova Francesco Lalla un esposto circostanziato, sottoscritto da 320 viaggiatori, sulla situazione dei treni Intercity 504 e 658 in servizio tra La Spezia e Genova.
Il nuovo documento - spiega Palmieri - va ad affiancare l’esposto depositato dall’assessore ai trasporti regionale Enrico Vesco. «Nel corso dell’incontro - precisa il portavoce del comitato dei pendolari - abbiamo appreso che è già stato aperto, a seguito delle contestazioni, un fascicolo nei confronti di ignoti per il reato (340 C.P.) di turbativa di pubblico servizio: è un altro passo che va nella direzione auspicata, quella di arrivare ad appurare le responsabilità dei disservizi sulla linea di collegamento ligure».
Per rafforzare ulteriormente le ragioni di malcontento contenute nell’esposto, il comitato pendolari Liguria ed Assoutenti annunciano che provvederanno a monitorare il servizio anche durante tutto il mese di settembre per poi riferire direttamente i dati raccolti al procuratore Lalla.
Bravi! Quella di ricorrere alla Magistratura è una via maestra per affrontare i problemi, per altro sempre più gravi, del trasporto pubblico universale.
Lo ripetiamo anche noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE: vogliamo conoscere i nomi dei responsabili di questo sfascio, vogliamo che siano puniti dalla legge e allontanati dai loro ruoli di dirigenti!!!

lunedì 16 agosto 2010

Appunti di viaggio. Venerdì 13 agosto 2010

UNA NOSTRA COLLEGA PENDOLARE CI HA INVIATO LA GUSTOSA E IRONICA DESCRIZIONE DI COSA ABBIANO DOVUTO SUBIRE I VIAGGIATORI DELL' IC 144 IN PARTENZA GE DA PRINCIPE PER VENTIMIGLIA.
INUTILE RICORDARE CHE IL TRENO ERA PIENO DI TURISTI...

Ore 12,42: un folto gruppo di passeggeri attende, al binario 17 , a Genova PP, l’IC 144, proveniente da Milano e in partenza (orario previsto 12,55) per Ventimiglia che arriva, incredibilmente, in perfetto orario.
L’operazione di discesa e quella di risalita sul treno è regolare, nonostante il numero di umani, di bagagli e masserizie sia davvero rilevante, del resto siamo alla vigilia del ferragosto!
Ore 13,10: il treno non è ancora partito per la nuova destinazione, ma si sa, 15 minuti sono irrilevanti nell’economia di una giornata, anche se qualcuno comincia, forse per eccessiva severità, a dare segni di impazienza.
Ore 13,20: l’impazienza cresce, alimentata da un caldo soffocante…tutti i finestrini sono chiusi, l’impianto di aria condizionata non è attivo, il solleone non aiuta! Qualcuno inizia ad avvertire mancanza di aria, prova quindi ad uscire, servendosi, come da manuale, delle porte, ma queste sono rigorosamente chiuse.
Impossibile scendere dal blindato!
Stupore, rabbia, malessere, ma anche la rassegnata consapevolezza dei disservizi che contraddistinguono il nostro Paese si tramutano presto in una piccola ma partecipata “ribellione”.
Qualcuno decide di chiamare la Polizia Ferroviaria, nella speranza di ottenere un filo d’aria e anche qualche informazione sul viaggio…
Sì perché, in questi casi, mai nessuno informa i passeggeri, salvo - e neanche sempre- a disservizio ben riuscito, chiedere “scusa per il ritardo”.
Ore 13,25: la telefonata alla Polizia non viene fatta perché compare un capo treno, visibilmente in difficoltà, che apre le porte e permette ai passeggeri di scendere a respirare.
Spiega che ci sono difficoltà, non c’è il locomotore ma rassicura: ”fra dieci minuti partiremo”.
Dopo 10 minuti veniamo informati che :”bisogna ancora fare la prova freni e poi , sicuramente, partiremo”.
Ore 13,50: Infatti… il treno parte!
Ma che fretta avete?
Un po’ di fretta effettivamente l’abbiamo, noi utenti: quella di veder scendere, da chi di dovere , su Trenitalia il giudizio che merita, con le conseguenze che merita, senza aspettare che intervenga una miracolosa ordalia, cioè il giudizio di Dio.


UN SOLO COMMENTO: A SETTEMBRE PENDOLARI, CITTADINI E AMMINISTRATORI DEL PONENTE CHIEDERANNO CONTO E RAGIONE DI QUESTO SFASCIO... E LO FARANNO CON UNA DETERMINAZIONE MAI VISTA!!!

mercoledì 11 agosto 2010

IL COMITATO NON VA IN VACANZA

Malgrado le ferie estive, continua l’impegno del nostro Comitato, per salvaguardare il “servizio pubblico universale” (leggi treni IC) nel Ponente Ligure.
Venerdì 6 agosto abbiamo incontrato l’Assessore Regionale Ligure al Turismo Angelo Berlangeri e lunedì 9 agosto il Presidente della Camera di Commercio di Imperia Avv. Franco Amadeo. Li ringraziamo entrambi per la disponibilità e la sensibilità che hanno dimostrato: anche a loro è apparso chiaro che la nostra non è una difesa corporativa dei legittimi interessi dei pendolari, ma un’azione di civiltà e tutela del territorio.
Dai loro osservatori - l’Assessorato al Turismo e la Camera di Commercio - appare chiarissimo il danno che il ponente ligure subisce in termini di turismo, di immagine e di mobilità dei cittadini, a causa della costante contrazione dei servizi IC e ultimamente dalla riduzione del numero di carrozze sui treni superstiti.
Questa situazione con i suoi rilevanti aspetti economici (soprattutto per le attività turistiche) è ormai intollerabile e il tempo dei tavoli di confronto sta scadendo: in autunno faremo rete con gli Amministratori per azioni eclatanti e di ampia risonanza mediatica!
Concludiamo riportando uno stralcio di quanto scritto nel luglio del 2008 in una relazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a proposito di SERVIZIO UNIVERSALE:
“…Quanto alla ratio che porta all’individuazione del nuovo perimetro (di servizi universali n.d.r) in primo luogo appare necessario evitare di procedere a un mero elenco di servizi non remunerativi. Infatti il principio della non auto-sostenibilità economica quale leva di intervento da parte del decisore pubblico va adeguatamente mediato con l’esigenza di omogeneità e autonoma qualificazione dei servizi da includere nel perimetro. Seguire il solo criterio della mancanza di redditività porterebbe lo Stato più che a commissionare dei servizi all’impresa ferroviaria semplicemente a ripianare i disavanzi di esercizio con il duplice effetto negativo che vi sarebbe un perimetro del servizio universale disomogeneo e che sarebbe ben difficile individuare meccanismi virtuosi mirati ad efficentare i servizi in perdita”

Noi ci documentiamo prima di parlare, questo lo devono sapere i nostri interlocutori di Trenitalia, che troppo spesso tentano di …raccontarci “quella dell’uva”: il Comitato Utenti del Ponente Ligure NON molla la presa!

sabato 7 agosto 2010

Il cerchio si allarga

Ieri abbiamo incontrato l'Assessore al Turismo della Regione Liguria Angelo Berlangieri. Abbiamo avuto grande disponibilità e concordato concrete azioni future da realizzare insieme per aggregare le forze (Enti Locali, Comuni, Province, Regione, Associazioni di categoria ecc.) per ottenere dei risultati reali.
Lunedì incontreremo il Presidente della Camera di Commercio di Imperia e, a ruota con tutti gli altri, savonesi e imperiesi. Senza distinzione di colore. Perché si tratta davvero di un'azione di civiltà.

giovedì 5 agosto 2010

Andare in vacanza in Liguria in Treno???

Domani venerdì 6 agosto saremo ricevuti dall'assessore regionale al turismo. Gli presenteremo le nostre richieste che, in buona parte, collimano con le esigenze di chi viene a trascorrere le vacanze sulla nostra bellissima costa e non vuole/può prendere l'auto. La situazione attuale del trasporto ferroviario ha infatti pesanti ricadute anche sulla mobilità turistica e questo non può essere considerato un fatto secondario.
Se avete idee o suggerimenti fateci sapere. Vi terremo aggiornati.

lunedì 2 agosto 2010

la media delle porte inutilizzabili è del 1,8%.

IC delle 12.55 da Principe. In effetti è già un lusso prenderlo. Peccato che poi salirci sopra, almeno oggi, sia stato un incubo.
Avevo il posto prenotato per la carrozza 5, ma la porta esterna era inutilizzabile. Ho pensato di salire sulla 6 e poi tornare indietro. Una banalità, direte voi. Invece è stato un grosso errore. La porta interna tra la carrozza 6 e la 5 era anch'essa rotta e quindi non c'era modo di passare. Ovviamente dietro di me nel frattempo si erano assiepate una decina di persone e lo stesso dalla carrozza 5 molti tentavano invano di passare nella 6. Non restava che uscire sul marciapiede e salire sulla 4. Ho lanciato l'idea e una processione di persone, valigie, passeggini e carrozzine si sono precipitate (il treno stava partendo, of course). Sulla 4 altro assembramento, ma niente paura. La carrozza 5 era lì, densa di persone assiepate nel corridoio, di odore acre di sudore e di un caldo insopportabile. L'aria condizionata era rotta, che diamine. Arrivano due tedeschi con zaini giganti e ci chiedono, per favore, di riposarsi per cinque minuti lì nel nostro scompartimento, pieno; dovevano raggiungere la carrozza 8 e non sapevano proprio come fare!