venerdì 17 settembre 2010

LA GUERRA CONTINUA…

E' il terzo esposto-denuncia quello che l'assessore regionale ai trasporti della Regione Liguria Enrico Vesco ha presentato il 16 settembre 2010 al procuratore della Repubblica di Genova, Francesco Lalla, contro Trenitalia, per denunciare la soppressione dell'Intercity 505 da Ventimiglia Roma avvenuta sia scorso 7 settembre che il 30 di giugno. Dopo gli esposti dell'8 giugno per il disservizio sul treno Intercity 504 Livorno Torino e del 21 luglio per quelli sull'Intercity 658 da Livorno a Milano l'assessore Vesco ha deciso di rivolgersi nuovamente al procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova, Francesco Lalla chiedendo l'identificazione dei responsabili e la loro punizione per protestare contro l'ennesima soppressione di un treno partito il 7 settembre alle 6,33 da Ventimiglia e diretto a Roma con arrivo alle 14.14, soppresso a causa di un guasto al locomotore nella stazione di Taggia.
''Quest'ultimo disservizio - sottolinea Vesco - ha fatto registrare gravi disagi per l'utenza tenuto conto che il treno in questione rappresenta l'unico collegamento diretto della giornata tra il ponente ligure e Roma e viene inoltre utilizzato dai pendolari che gravitano su Savona e su Genova e per fini turistici''. Da qui la terza denuncia dell'assessore che ha deciso di tutelare gli interessi degli utenti del trasporto regionale che accedono ai servizi InterCity davanti al Tribunale di Genova. ''Quest'ultimo esposto - commenta Vesco - completa purtroppo il quadro delle difficolta' degli spostamenti quotidiani che interessano l'intero territorio regionale dovute alla carenza e alla vetusta' del materiale rotabile. Si tratta di un'azione doverosa da parte nostra e di tutela nei confronti degli utenti, vista l'integrazione di 950.000 euro l'anno che la Regione Liguria paga per permettere ai pendolari regionali di accedere ai servizi Intercity e EurostarCity attraverso la Carta Tuttotreno''.
Una piccola soddisfazione noi pendolari del ponente ligure l’abbiamo avuta: UNA DENUNCIA PENALE CONTRO TRENITALIA (e fanno quattro, tre dell’Assessore Vesco e una del Procuratore della Repubblica di Savona)
Il 30 di luglio e il 7 settembre ci avevano proditoriamente soppresso l’IC 505 Ventimiglia – Roma, così il 7 settembre stesso il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE ha richiesto con forza all’Assessore Vesco di intervenire con una denuncia alla Procura. COSI’ E’ STATO e i finti maneger di Trenitalia stiano pure tranquilli: OGNI VOLTA CHE CAUSERANNO DISSERVIZI SI BECHERANNO UNA DENUNCIA… vogliono fare la guerra ad utenti e pendolari del ponente, ebbene guerra sia, perché risponderemo colpo su colpo e siamo sempre fermamente intenzionati a conosce i nomi dei responsabili di questo sfascio!!!

sabato 4 settembre 2010

ODISSEA INFINITA

Anche oggi 4 settembre il titolo di cronaca su la Stampa (pag. 63 – Ventimiglia e Bordighera) si ripete: “Odissea sul treno Ventimiglia – Roma”.
Il racconto è sempre lo stesso: una passeggera, con toni pacati racconta di carrozze prenotate (di prima classe) chiuse, di aria condizionata guasta, di corridoi pieni di passeggeri in piedi, di sedili sporchi all’inverosimile, in sintesi l’esperienza quotidiana dei pendolari!
Aggiungiamo il problema delle biglietterie ormai chiuse in modo sistematico e ci scusi per il nostro dissenso quella dirigente (?!) di Trenitalia che ci ha raccontato, con l’aria di sufficienza di chi vende fumo, che il “trend” dell’azienda era la vendita del 90% dei biglietti con le macchinette automatiche. Magari funzionassero! Spesso sono guaste o vandalizzate oppure non danno il resto. Certo il biglietto lo puoi fare con internet o col tuo “Blackberry” (smartphone di ultima generazione)…
Non possiamo nemmeno permetterci di parlare delle porte automatiche guaste (chiunque viaggi su qualsiasi treno provi a contarne, almeno una parte) perché un altro alto (?!) dirigente di Trenitalia ci ha risposto che solo l’1,5 % delle porte risulta guasta…
Per le carrozze prive di aria condizionata può valere la formula “inibite al servizio”. Si farebbe prima a dire chiuse, ma il mondo ferroviario ha i suoi riti e un suo linguaggio (ricordate il “latinorum” di Don Abbondio?). Il più delle volte – invece – viaggiamo senza aria condizionata o con un impianto che funziona male o a singhiozzo.
Questa situazione assurda per un fornitore di servizi in un paese civile ed evoluto (siamo o non siamo nel G8?) deriva dalla vetustà del materiale rotabile e dalla CARENZA DI MANUTENZIONE ed ha una sola motivazione: gli attuali dirigenti di Trenitalia, capitanati dall’Ing. Moretti, hanno deciso di TERMINARE IL SERVIZIO PUBBLICO UNIVERSALE, cioè i treni IC a media e lunga percorrenza… tanto ci sono i “Frecciarossa” che rendono. Lo fanno però in modo subdolo, facendo morire il servizio poco a poco, con tanti disservizi, tante omissioni e tanta rassegnata stanchezza da parte dei viaggiatori.
Noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE non ci vogliamo rassegnare e chiediamo ancora una volta agli amministratori, ai rappresentanti politici del territorio, agli imprenditori, in primis quelli turistici, di reagire con iniziative soprattutto a livello governativo, a questa aggressione agli interessi e alla qualità della vita dei cittadini che rappresentano e che hanno dato loro fiducia!

… alla prossima puntata