giovedì 25 febbraio 2010

TARDIVO PENTIMENTO

Oggi, 25 febbraio, l'assessorato ai trasporti della Regione Liguria ha trasmesso alle Associazioni dei Pendolari una dura lettera di protesta indirizzata a Trenitalia, nella quale si stigmatizza la peventata soppressione di collegamenti IC ctra Genova e il meridione. Si lamenta, come al solito, l'assenza di qualsiasi comunicazione preventiva o tentativo di concertazione con la Regione.
Lo stesso giorno a pag. 61 su "La Stampa" (cronaca di Imperia) l'Ufficio Stampa delle Ferrovie dello Stato, Liguria precisa puntigliosamenteche "la scelta di chiudere la biglietteria della stazione di Oneglia RISPONDE A QUANTO STABILITO DAL CONTRATTO DI SERVIZIO CON LA REGIONE LIGURIA".
In buona sostanza questo tanto stronbazzato Contratto di Servizio è per molti aspetti addirittura PEGGIORATIVO rispetto alla situazione precedente!
Ci chiediamo perché mai l'assessorato, che ora protesta con vigore, non ha tenuto un atteggiamento analogo a quello della Regione Piemonte che ha indetto una gara europea, piegando la sfrontata prepotenza dell'AD di FS Ing. Moretti (che si è persino permesso di offendere il Presidente Bresso).
Forse una maggiore fermezza avrebbe garantito una maggiore dignità e soprattutto il rispetto che noi pendolari chiediamo come cittadini.

venerdì 12 febbraio 2010

Aspettando le elezioni...

Ultimamente l'attenzione rispetto alle problematiche dei pendolari appare in netta crescita. Se ne fa un gran parlare, dalla class action contro Trenitalia alle difese a spada tratta di chi, ad oggi, ha dato voce ai diversi comitati. Siamo un po' più protagonisti, ma la situazione, di fatto, non appare per nulla migliorata, anzi. Purtroppo in questi tempi pre elettorali non si ha che da aspettare, mi sa...

lunedì 1 febbraio 2010

tanto per chiarire...

Riportiamo qui una breve analisi effettuata dal coordinamento pendolari liguri che conferma quanto noi diciamo da tempo: i prezzi del trasporto ferroviario, negli ultimi anni, sono saliti eccome, grazie a vari escamotage e politiche "aziendali" non proprio trasparenti:
Esempio numero 1: Viaggio tra Milano e Alassio
Supponiamo che un turista decida di prendere il treno per evitare gli ingorghi autostradali, salvaguardare l'ambiente e rilassarsi un po'.
Nel 2005 aveva a disposizione un interregionale (IR) che in 3h 34 minuti lo portava a destinazione senza cambiare treno, spendendo 11,21 euro in seconda classe.
A partire dal 2006 poteva servirsi solo di un IC Plus che in 2h 58 min lo portava a destinazione (-17%) spendendo però ben 18,46 euro (+65%).
Oggi, nel 2010, il treno a disposizione è nuovamente un IC che in 3h 04 min (-14% rispetto al 2005) lo porta ad Alassio spendendo ben 21,00 euro (+187%). E non è finita, perché se per caso opta per una combinazione IC+Regionale non solo spenderà di più (22,20 euro, +198%) ma incrementerà anche il tempo viaggio, che salirà a 3h 50 min (+7,47%).

Come si vede, quindi aumenti certi, ma vantaggi molto pochi, per non dire nessuno.

Esempio numero 2: Viaggio tra Diano Marina e Milano
Nel 2005 era possibile utilizzare un IR che in 3h 48 min arrivava a destinazione al costo di 12,34 euro.
Dal 2006 l’IR viene sostituito con un IC Plus che copre la distanza in 3h 10 min (-17%) al costo di 19,90 euro (+61%).
Dal 2010 utilizzare l’IC costa ben 23 euro (+186%) mentre il tempo risparmiato è solo il 14% rispetto al 2005.
Se si prendono due IC in successione si impiegano 3h 35 min (-5,70% del tempo rispetto al 2005) spendendo però 28 euro (+227%!), mentre se si prendono due IR in successione si spendono 13,90 euro (+12,64% rispetto al 2005) impiegando ben 4h e 20 min (+14% rispetto al 2005).

Quindi anche qui, si spende molto di più per avere un servizio il più delle volte meno efficiente, specie se si considerano i treni IR.

Per questo, e senza contare i disservizi abituali in termini di ritardi, soppressioni, poca pulizia, ecc., ci sembra davvero improponibile oltre che ingiusta la politica di aumenti tariffari messi in atto da Trenitalia, dato che a fronte di tali aumenti non si riscontrano dei paralleli aumenti di prestazioni e di qualità di servizio reso.

Vorremmo che eventuali aumenti fossero agganciati a reali miglioramenti prestazionali, come ad esempio la diminuzione dei tempi di percorrenza (anche per i regionali!), ma ad oggi questo non è accaduto, e anzi si sono peggiorate le prestazione di alcuni treni (Regionali e Interregionali) per favorirne altri più costosi (ICpus, ES, ecc.).

Si ringrazia il sito di Giorgio Stagni (http://www.miol.it/stagniweb/) da cui sono state ricavate le tariffe in vigore nel 2005 sulle tratte considerate.