lunedì 6 dicembre 2010
CONTRO L’ISOLAMENTO!
Cominciamo da quest’ultimo, senza dubbio positivo. Per la prima volta, in tre diverse stazioni del ponente, Ventimiglia – Taggia e Imperia Porto Maurizio, gli utenti delle FS hanno manifestato con i loro amministratori locali, i sindaci con la fascia tricolore, i rappresentanti delle categorie imprenditoriali, dei sindacati e della politica.
LO SCOPO ERA QUELLO DI PORRE CON FORZA IL PROBLEMA DEL PROGRESSIVO ISOLAMENTO FERROVIARIO DEL PONENTE LIGURE.
A Imperia P.M. sono intervenuti in tanti e li vogliamo ricordare, scusandoci per quelli che involontariamente omettiamo: Marco Benedetti (presidente CONFESERCENTI Imperia e consigliere Camera di Commercio Imperia), Amerigo Pilati (presidente provinciale Federalberghi Imperia), On. Manfredo Manfredi (presidente Istituto Storico Resistenza Imperia), Giovanni Barbagallo (assessore regionale all’agricoltura), Giancarlo Manti (consigliere regionale Liguria), Antonio Gagliano (assessore viabilità Comune di Imperia), Giacomo Raineri (assessore viabilità e trasporti Provincia di Imperia), Ezio Lavezzi (presidente comitato provinciale ANPI Imperia), Fulvio Vassallo (vice presidente consiglio provinciale Imperia), Sergio Barbagallo (consigliere provinciale Imperia), Dario Dalmut (consigliere comunale Imperia), Alessio Saso (consigliere regionale Liguria), Marco Scajola (consigliere regionale Liguria), Rosy Guarnieri (sindaco di Albenga), Paolo Strescino (sindaco di Imperia).
Diverse organizzazioni politiche e sindacali hanno aderito alla manifestazione attraverso i media (quotidiani, settimanali locali e internet) che, a loro volta, ci hanno riservato grande attenzione, presenziando la manifestazione con i loro inviati.
Li ringraziamo tutti e vogliamo ricordare in modo particolare l’adesione del Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo Alberto Maria Careggio, anch’egli (quando può) utente delle ferrovie!
Un particolare ringraziamento va poi alle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale), che hanno garantito il regolare svolgimento delle manifestazioni nelle varie stazioni.
Malgrado le garanzie degli organizzatori e il taglio molto preciso impresso nella comunicazione del sindaco di Taggia Genduso -i presenti si posizioneranno senza dare intralcio alcuno allo svolgimento dell’attività ferroviaria, né al trasporto, né ai passeggeri - si poteva forse temere la presenza di qualche elemento facinoroso, del tutto estraneo alla manifestazione: di qui la consistente presenza delle forze dell’ordine, a tutela di ciò che volevamo rappresentare. Come prevedibile, è stata invece un’occasione di confronto civile, democratico e assolutamente trasversale agli schieramenti politici.
Infine, c’eravamo noi gli UTENTI di Trenitalia, forse non tantissimi (come avrebbe dovuto essere!), ma pur sempre numerosi e soprattutto attivi. Il nostro COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE è stato protagonista sia nella fase organizzativa (insieme all’assessore Garofalo del Comune di Taggia), sia nella manifestazione di Imperia Porto Maurizio, dove ha coordinato l’incontro tra amministratori-utenti-cittadini-giornalisti.
Mauro Moretti, AD di FS SpA il 29 novembre 2010 ha dichiarato:
“I pendolari hanno tutte le loro ragioni, hanno una vita disagiata di per sé. Ho fatto il pendolare anch’io per parecchio tempo, un pendolarismo a lungo raggio e si ha una vita dissociata dalle radici, da tutti quanti e qualsiasi cosa porta all’irritazione, a volte anche alla protesta."
Ecco, noi rifiutiamo l’immagine dei pendolari come uno “sfigati” sempre pronti a protestare, perché ormai fuori di testa. Siamo cittadini che si muovono dal proprio luogo di residenza per ragioni di lavoro o di studio, tra noi ci sono docenti e ricercatori universitari, ufficiali e sottufficiali delle forze armate, dirigenti della pubblica amministrazione, tecnici informatici, ingegneri, professionisti, impiegati.
Crediamo che in un paese moderno e rispettoso della qualità di vita dei suoi cittadini il trasporto ferroviario possa svolgere un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico del territorio. Per queta ragione vogliamo un SERIO TAVOLO DI CONFRONTO con Trenitalia e…state tranquilli, NON MOLLEREMO LA PRESA!!!
giovedì 2 dicembre 2010
SABATO 4 DICEMBRE ALLE ORE 11 CONTRO L'ISOLAMENTO
domenica 28 novembre 2010
CONTRO L’ISOLAMENTO DEL PONENTE
ISOLAMENTO! E’ la parola chiave per descrivere lo stato in cui versa il Ponente Ligure, dal punto di vista ferroviario … e non solo.
Le vie di comunicazioni sono fondamentali per lo sviluppo economico di un territorio (questo lo avevano capito già gli antichi romani) e oggi sono altrettanto fondamentali per lo sviluppo delle relazioni sociali e per il lavoro delle persone (che molto spesso non si svolge nel luogo di residenza).
Oggi nelle società avanzate, di cui fa parte (?) anche l’Italia, abitare a un centinaio di chilometri dal proprio posto di lavoro NON dovrebbe essere un problema: un moderno sistema di trasporto ferroviario consente ai cittadini di spostarsi agevolmente in tempi del tutto ragionevoli…non nel Ponente Ligure! Carenze delle infrastrutture, miopia politica, che ha favorito sempre e comunque il trasporto su gomma, hanno creato i presupposti di una situazione paradossale.
Un treno regionale (pagato dalla Regione Liguria) percorre i 113 Km che separano Imperia Porto Maurizio da Genova Principe in un tempo che varia dalle due ore e tre minuti (123 minuti – 55 Km/ora) alle due ore e quarantotto minuti (168 minuti – 40,3 Km/ora), questo salvo ritardi. Al ritorno da Genova la musica è la stessa, anzi peggio perché i ritardi sono quasi istituzionali.
Con gli Intercity i tempi di percorrenza si riducono a un ora e quarantuno minuti (IC 505 – 67 Km/ora!) ed è per questa ragione che i pendolari sono costretti a servirsene, senza la disponibilità di un posto a sedere (il che accade molto spesso, malgrado il colossale inganno che il loading factor di questi treni sia solo del 45%, cioè metà dei posti liberi).
Un pendolare di Imperia impiega così almeno quattro ore della sua giornata per andare e tornare da Genova e va peggio ai colleghi da Sanremo a Ventimiglia, per non parlare di quelli di Taggia: in quella moderna stazione gli IC manco fermano! Noi del Comitato Utenti Trenitalia siamo sostenitori del trasporto sostenibile con il mezzo ferroviario: per questo vogliamo con forza che le Ferrovie dello Stato s.p.a. - le nostre ferrovie e non solo per tradizione, essendo il Tesoro l’azionista unico della s.p.a. - siano attente alle esigenze del territorio incrementando il “servizio pubblico universale”, invece di ridurlo (tendendo ad azzerarlo), come è accaduto in questi ultimi cinque anni.
Insieme, amministratori pubblici, cittadini, utenti SABATO 4 DICEMBRE alle ore 11 manifesteranno davanti alle stazioni di Ventimiglia, Taggia, Imperia Porto Maurizio per ribadire l’importanza del trasporto ferroviario nel Ponente Ligure, che deve diventare nuovamente motore dello sviluppo del territorio. I manifestanti NON daranno intralcio alcuno allo svolgimento dell’attività ferroviaria, né al trasporto, né ai passeggeri
Hanno aderito Sindaci, Consiglieri Regionali, Provinciali e Comunali, rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali e delle Associazioni dei Consumatori, sindacati. Chiederemo con forza, attraverso di loro, maggiori risorse economiche per il trasporto pubblico locale (oggi pesantemente finalizzato dalla finanziaria) e l’attivazione di un serio e continuativo tavolo di confronto Regione – Utenti – Trenitalia, per discutere insieme le scelte sul futuro del servizio ferroviario nel Ponente.
mercoledì 10 novembre 2010
GLI STATI GENERALI DEL TRASPORTO NEL PONENTE LIGURE
SABATO 13 NOVEMBRE A VILLA BOSELLI- ORE 17 - TAGGIA (IM)
Ancora una volta il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE è in prima fila per difendere i diritti dei pendolari e dei cittadini del ponente.
VENITE NUMEROSI!!!
domenica 17 ottobre 2010
11378
Se un cittadino della provincia di Imperia conclude i suoi impegni lavorativi, di studio o personali dopo le 13 - visto che l’IC delle 14,55 è stato ormai definitivamente soppresso - dispone unicamente di questo fantastico treno, che parte da Genova Principe alle 14,59 (con il lavori del nodo alle 14,53) e costituisce l’unica opzione sino le 16,55 (quattro ore dopo l’IC delle 12,55, alla faccia della “carta tuttotreno liguria”).
Il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE si è impegnato per più di un anno per modificare la traccia oraria dell’11378, che nel precedente orario era denominato 11380 (tanto per semplificarci la vita).
Nello storico incontro del 30 ottobre 2009 a Taggia avevamo già formulato una proposta precisa, con tanto di orari e fermate, presenti tra gli altri l’Assessore Vesco e l’allora responsabile della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Roggero (ormai prossimo alla pensione). Nei mesi successivi, fedeli alla nostra linea di condotta, non abbiamo mollato la presa, contattando ripetutamente l’Assessorato Regionale ai Trasporti e il nuovo Responsabile della Divisione Passeggeri. Finalmente, durante l’incontro tra Regione e Pendolari del 12 ottobre 2010 ci è stato comunicato il parere favorevole congiunto di Assessorato ed FS sulle modifiche che avevamo proposto, che saranno operative a partire dall’ orario invernale in vigore da dicembre prossimo.
Ci sarà finalmente un’alternativa al defunto IC delle 14,55 con un numero di fermate e un tempo di percorrenza ragionevoli!
Abbiamo trovato nel Responsabile della Divisione Passeggeri Regionale Liguria di Trenitalia Marco Pagani e nei suoi diretti collaboratori interlocutori disponibili e interessati a trovare soluzioni migliorative, così come l’Assessore Regionale ai Trasporti Enrico Vesco e i suoi funzionari hanno recepito la necessità di modificare in modo significativo la traccia oraria dell’11378.
Questo risultato positivo, unito alla nostra volontà di non mollare, ci permetterà di continuare un utile confronto, con nuove proposte per velocizzare altri treni regionali che dovranno “surrogare” gli IC per il ponente, razza ormai in via di estinzione.
Infine, un doveroso ringraziamento al portavoce del nostro Comitato Utenti Trenitalia del Ponente Ing. Daniele Pizzolo, che con grande stile (dote assai rara, oggi) e con un approccio estremamente razionale è il punto di riferimento del gruppo di cittadini che tentano faticosamente di tutelare la mobilità sostenibile nel ponente ligure.
venerdì 17 settembre 2010
LA GUERRA CONTINUA…
''Quest'ultimo disservizio - sottolinea Vesco - ha fatto registrare gravi disagi per l'utenza tenuto conto che il treno in questione rappresenta l'unico collegamento diretto della giornata tra il ponente ligure e Roma e viene inoltre utilizzato dai pendolari che gravitano su Savona e su Genova e per fini turistici''. Da qui la terza denuncia dell'assessore che ha deciso di tutelare gli interessi degli utenti del trasporto regionale che accedono ai servizi InterCity davanti al Tribunale di Genova. ''Quest'ultimo esposto - commenta Vesco - completa purtroppo il quadro delle difficolta' degli spostamenti quotidiani che interessano l'intero territorio regionale dovute alla carenza e alla vetusta' del materiale rotabile. Si tratta di un'azione doverosa da parte nostra e di tutela nei confronti degli utenti, vista l'integrazione di 950.000 euro l'anno che la Regione Liguria paga per permettere ai pendolari regionali di accedere ai servizi Intercity e EurostarCity attraverso la Carta Tuttotreno''.
Una piccola soddisfazione noi pendolari del ponente ligure l’abbiamo avuta: UNA DENUNCIA PENALE CONTRO TRENITALIA (e fanno quattro, tre dell’Assessore Vesco e una del Procuratore della Repubblica di Savona)
Il 30 di luglio e il 7 settembre ci avevano proditoriamente soppresso l’IC 505 Ventimiglia – Roma, così il 7 settembre stesso il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE ha richiesto con forza all’Assessore Vesco di intervenire con una denuncia alla Procura. COSI’ E’ STATO e i finti maneger di Trenitalia stiano pure tranquilli: OGNI VOLTA CHE CAUSERANNO DISSERVIZI SI BECHERANNO UNA DENUNCIA… vogliono fare la guerra ad utenti e pendolari del ponente, ebbene guerra sia, perché risponderemo colpo su colpo e siamo sempre fermamente intenzionati a conosce i nomi dei responsabili di questo sfascio!!!
sabato 4 settembre 2010
ODISSEA INFINITA
Il racconto è sempre lo stesso: una passeggera, con toni pacati racconta di carrozze prenotate (di prima classe) chiuse, di aria condizionata guasta, di corridoi pieni di passeggeri in piedi, di sedili sporchi all’inverosimile, in sintesi l’esperienza quotidiana dei pendolari!
Aggiungiamo il problema delle biglietterie ormai chiuse in modo sistematico e ci scusi per il nostro dissenso quella dirigente (?!) di Trenitalia che ci ha raccontato, con l’aria di sufficienza di chi vende fumo, che il “trend” dell’azienda era la vendita del 90% dei biglietti con le macchinette automatiche. Magari funzionassero! Spesso sono guaste o vandalizzate oppure non danno il resto. Certo il biglietto lo puoi fare con internet o col tuo “Blackberry” (smartphone di ultima generazione)…
Non possiamo nemmeno permetterci di parlare delle porte automatiche guaste (chiunque viaggi su qualsiasi treno provi a contarne, almeno una parte) perché un altro alto (?!) dirigente di Trenitalia ci ha risposto che solo l’1,5 % delle porte risulta guasta…
Per le carrozze prive di aria condizionata può valere la formula “inibite al servizio”. Si farebbe prima a dire chiuse, ma il mondo ferroviario ha i suoi riti e un suo linguaggio (ricordate il “latinorum” di Don Abbondio?). Il più delle volte – invece – viaggiamo senza aria condizionata o con un impianto che funziona male o a singhiozzo.
Questa situazione assurda per un fornitore di servizi in un paese civile ed evoluto (siamo o non siamo nel G8?) deriva dalla vetustà del materiale rotabile e dalla CARENZA DI MANUTENZIONE ed ha una sola motivazione: gli attuali dirigenti di Trenitalia, capitanati dall’Ing. Moretti, hanno deciso di TERMINARE IL SERVIZIO PUBBLICO UNIVERSALE, cioè i treni IC a media e lunga percorrenza… tanto ci sono i “Frecciarossa” che rendono. Lo fanno però in modo subdolo, facendo morire il servizio poco a poco, con tanti disservizi, tante omissioni e tanta rassegnata stanchezza da parte dei viaggiatori.
Noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE non ci vogliamo rassegnare e chiediamo ancora una volta agli amministratori, ai rappresentanti politici del territorio, agli imprenditori, in primis quelli turistici, di reagire con iniziative soprattutto a livello governativo, a questa aggressione agli interessi e alla qualità della vita dei cittadini che rappresentano e che hanno dato loro fiducia!
… alla prossima puntata
martedì 17 agosto 2010
ESPOSTO DEI PENDOLARI ALLA MAGISTRATURA
Il nuovo documento - spiega Palmieri - va ad affiancare l’esposto depositato dall’assessore ai trasporti regionale Enrico Vesco. «Nel corso dell’incontro - precisa il portavoce del comitato dei pendolari - abbiamo appreso che è già stato aperto, a seguito delle contestazioni, un fascicolo nei confronti di ignoti per il reato (340 C.P.) di turbativa di pubblico servizio: è un altro passo che va nella direzione auspicata, quella di arrivare ad appurare le responsabilità dei disservizi sulla linea di collegamento ligure».
Per rafforzare ulteriormente le ragioni di malcontento contenute nell’esposto, il comitato pendolari Liguria ed Assoutenti annunciano che provvederanno a monitorare il servizio anche durante tutto il mese di settembre per poi riferire direttamente i dati raccolti al procuratore Lalla.
Bravi! Quella di ricorrere alla Magistratura è una via maestra per affrontare i problemi, per altro sempre più gravi, del trasporto pubblico universale.
Lo ripetiamo anche noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE: vogliamo conoscere i nomi dei responsabili di questo sfascio, vogliamo che siano puniti dalla legge e allontanati dai loro ruoli di dirigenti!!!
lunedì 16 agosto 2010
Appunti di viaggio. Venerdì 13 agosto 2010
INUTILE RICORDARE CHE IL TRENO ERA PIENO DI TURISTI...
Ore 12,42: un folto gruppo di passeggeri attende, al binario 17 , a Genova PP, l’IC 144, proveniente da Milano e in partenza (orario previsto 12,55) per Ventimiglia che arriva, incredibilmente, in perfetto orario.
L’operazione di discesa e quella di risalita sul treno è regolare, nonostante il numero di umani, di bagagli e masserizie sia davvero rilevante, del resto siamo alla vigilia del ferragosto!
Ore 13,10: il treno non è ancora partito per la nuova destinazione, ma si sa, 15 minuti sono irrilevanti nell’economia di una giornata, anche se qualcuno comincia, forse per eccessiva severità, a dare segni di impazienza.
Ore 13,20: l’impazienza cresce, alimentata da un caldo soffocante…tutti i finestrini sono chiusi, l’impianto di aria condizionata non è attivo, il solleone non aiuta! Qualcuno inizia ad avvertire mancanza di aria, prova quindi ad uscire, servendosi, come da manuale, delle porte, ma queste sono rigorosamente chiuse.
Impossibile scendere dal blindato!
Stupore, rabbia, malessere, ma anche la rassegnata consapevolezza dei disservizi che contraddistinguono il nostro Paese si tramutano presto in una piccola ma partecipata “ribellione”.
Qualcuno decide di chiamare la Polizia Ferroviaria, nella speranza di ottenere un filo d’aria e anche qualche informazione sul viaggio…
Sì perché, in questi casi, mai nessuno informa i passeggeri, salvo - e neanche sempre- a disservizio ben riuscito, chiedere “scusa per il ritardo”.
Ore 13,25: la telefonata alla Polizia non viene fatta perché compare un capo treno, visibilmente in difficoltà, che apre le porte e permette ai passeggeri di scendere a respirare.
Spiega che ci sono difficoltà, non c’è il locomotore ma rassicura: ”fra dieci minuti partiremo”.
Dopo 10 minuti veniamo informati che :”bisogna ancora fare la prova freni e poi , sicuramente, partiremo”.
Ore 13,50: Infatti… il treno parte!
Ma che fretta avete?
Un po’ di fretta effettivamente l’abbiamo, noi utenti: quella di veder scendere, da chi di dovere , su Trenitalia il giudizio che merita, con le conseguenze che merita, senza aspettare che intervenga una miracolosa ordalia, cioè il giudizio di Dio.
UN SOLO COMMENTO: A SETTEMBRE PENDOLARI, CITTADINI E AMMINISTRATORI DEL PONENTE CHIEDERANNO CONTO E RAGIONE DI QUESTO SFASCIO... E LO FARANNO CON UNA DETERMINAZIONE MAI VISTA!!!
mercoledì 11 agosto 2010
IL COMITATO NON VA IN VACANZA
Venerdì 6 agosto abbiamo incontrato l’Assessore Regionale Ligure al Turismo Angelo Berlangeri e lunedì 9 agosto il Presidente della Camera di Commercio di Imperia Avv. Franco Amadeo. Li ringraziamo entrambi per la disponibilità e la sensibilità che hanno dimostrato: anche a loro è apparso chiaro che la nostra non è una difesa corporativa dei legittimi interessi dei pendolari, ma un’azione di civiltà e tutela del territorio.
Dai loro osservatori - l’Assessorato al Turismo e la Camera di Commercio - appare chiarissimo il danno che il ponente ligure subisce in termini di turismo, di immagine e di mobilità dei cittadini, a causa della costante contrazione dei servizi IC e ultimamente dalla riduzione del numero di carrozze sui treni superstiti.
Questa situazione con i suoi rilevanti aspetti economici (soprattutto per le attività turistiche) è ormai intollerabile e il tempo dei tavoli di confronto sta scadendo: in autunno faremo rete con gli Amministratori per azioni eclatanti e di ampia risonanza mediatica!
Concludiamo riportando uno stralcio di quanto scritto nel luglio del 2008 in una relazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a proposito di SERVIZIO UNIVERSALE:
“…Quanto alla ratio che porta all’individuazione del nuovo perimetro (di servizi universali n.d.r) in primo luogo appare necessario evitare di procedere a un mero elenco di servizi non remunerativi. Infatti il principio della non auto-sostenibilità economica quale leva di intervento da parte del decisore pubblico va adeguatamente mediato con l’esigenza di omogeneità e autonoma qualificazione dei servizi da includere nel perimetro. Seguire il solo criterio della mancanza di redditività porterebbe lo Stato più che a commissionare dei servizi all’impresa ferroviaria semplicemente a ripianare i disavanzi di esercizio con il duplice effetto negativo che vi sarebbe un perimetro del servizio universale disomogeneo e che sarebbe ben difficile individuare meccanismi virtuosi mirati ad efficentare i servizi in perdita”
Noi ci documentiamo prima di parlare, questo lo devono sapere i nostri interlocutori di Trenitalia, che troppo spesso tentano di …raccontarci “quella dell’uva”: il Comitato Utenti del Ponente Ligure NON molla la presa!
sabato 7 agosto 2010
Il cerchio si allarga
Lunedì incontreremo il Presidente della Camera di Commercio di Imperia e, a ruota con tutti gli altri, savonesi e imperiesi. Senza distinzione di colore. Perché si tratta davvero di un'azione di civiltà.
giovedì 5 agosto 2010
Andare in vacanza in Liguria in Treno???
Se avete idee o suggerimenti fateci sapere. Vi terremo aggiornati.
lunedì 2 agosto 2010
la media delle porte inutilizzabili è del 1,8%.
Avevo il posto prenotato per la carrozza 5, ma la porta esterna era inutilizzabile. Ho pensato di salire sulla 6 e poi tornare indietro. Una banalità, direte voi. Invece è stato un grosso errore. La porta interna tra la carrozza 6 e la 5 era anch'essa rotta e quindi non c'era modo di passare. Ovviamente dietro di me nel frattempo si erano assiepate una decina di persone e lo stesso dalla carrozza 5 molti tentavano invano di passare nella 6. Non restava che uscire sul marciapiede e salire sulla 4. Ho lanciato l'idea e una processione di persone, valigie, passeggini e carrozzine si sono precipitate (il treno stava partendo, of course). Sulla 4 altro assembramento, ma niente paura. La carrozza 5 era lì, densa di persone assiepate nel corridoio, di odore acre di sudore e di un caldo insopportabile. L'aria condizionata era rotta, che diamine. Arrivano due tedeschi con zaini giganti e ci chiedono, per favore, di riposarsi per cinque minuti lì nel nostro scompartimento, pieno; dovevano raggiungere la carrozza 8 e non sapevano proprio come fare!
giovedì 22 luglio 2010
DENUNCIA DELL'ASSESSORE VESCO NEI CONFRONTI DI TRENITALIA
mercoledì 21 luglio 2010
VOGLIAMO NOMI E COGNOMI
In questo “prestigioso” contesto due signore svizzere con relativa prole ( in tutto cinque bambini) si trovano a subire questi ed altri disservizi.
Arrivate a Milano dalla Svizzera con ritardo del treno, perdono il treno corrispondente IC 143 prenotato, in partenza alle 11,05 per XXMiglia. Il successivo è alle 15,05, dopo QUATTRO ORE (IC 159 in arrivo a Genova alle 16,42, prosegue per XXMiglia come IC 160 alle 16,55). Va rimarcato che esisteva, fino a pochissimi anni fa un treno BASILEA – NIZZA.
Le signore svizzere sono dirette a Diano Marina, perché innamorate del ponente ligure...
Alla biglietteria di Milano non possono cambiare il titolo di viaggio (emesso da un’agenzia in Svizzera) ma devono acquistarne uno nuovo (per un totale di 7 viaggiatori) SENZA la prenotazione del posto, in quanto non disponibili posti a sedere. Oltre al danno anche la beffa!
Dopo un viaggio in piedi, in un treno affollatissimo, con scarsa aria condizionata e in ritardo clamoroso, il loro lapidario commento è stato “l’anno prossimo prenderemo l’aereo da Zurigo e andremo in Tunisia…”.
Questa vicenda mi sembra emblematica di come si perdano prestigiose presenze turistiche nel ponente ligure, a causa di una dissennata politica commerciale di qualche “finto maneger” di Trenitalia.
VOGLIAMO NOMI E COGNOMI DEI DIRIGENTI DI TRENITALIA RESPONSABILI DI QUESTO SCEMPIO!!!
domenica 18 luglio 2010
Treni come forni, un esposto all’Asl
e propri forni. Lo denunciano da tempo passeggeri ed addetti ai lavori, che temono addirittura possibili malori da parte degli utenti. E lo contesta con forza anche
il consigliere regionale del Pd Sergio Scibilia, il quale nelle scorse ore ha scritto all'Asl sollecitando controlli ed un intervento presso le Ferrovie: «Perché qui non
solo si fornisce un disservizio - sottolinea - ma viene a mancare la tutela dell'igiene e della salute pubblica. Con responsabilità che, a questo punto, potrebbero
essere anche di natura penale». Basta, però, dire genericamente che la colpa è di Trenitalia – accusa Scibilia – bisogna trovare responsabilità chiare e penali. NOMI E COGNOMI DI DIRIGENTI .
Bravo Consigliere Scibilia! Il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE sostiene da tempo che vi sono responsabilità personali di dirigenti Fs (magari romani) mai identificati. E’ ora di fare nomi e cognomi dei responsabili di situazioni che sono insostenibili: una per tutte “le carrozze degli IC (a partire dal 14 giugno) sono scese da 10 a 8”. Questa scelta assurda su una linea turistica comporta gravissimi problemi di sovraffollamento con conseguenze per la salute, la sicurezza e l’ordine pubblico.
Il nostro Comitato sta preparando – a tale proposito – un esposto alla magistratura!
martedì 13 luglio 2010
ERA ORA! LA PROCURA APRE UN FASCICOLO
Dopo il tam tam su Facebook e sui giornali FINALMENTE anche il magistrato ha deciso di aprire un fascicolo e di vederci chiaro perché situazioni di degrado, sporcizia, carrozze sovraffollate e soprattutto continui ritardi sarebbero frequenti e problemi mai definitivamente risolti.
Il Comitato Utenti Trenitalia del Ponente plaude all'iniziativa del magistrato e si augura che l'inchiesta vada avanti, individuando precise responsabilità per una situazione che, con l'assurdo sovraffollamento dei treni spesso privi di aria condizionata funzionante, crea problemi di sicurezza, salute e anche ordine pubblico per i continui diverbi tra viaggiatori e personale FS mandato allo sbaraglio!
giovedì 24 giugno 2010
DIECI - DUE = OTTO
CI ASPETTANO LUNGHI VIAGGI IN PIEDI, PER QUESTO ABBIAMO SCRITTO ALLA REGIONE CHIEDENDO UN INCONTRO URGENTE
Spett. Assessorato ai trasporti
Regione Liguria
Sig. Enrico Vesco
p.c. Presidente
Regione Liguria
Ing. Claudio Burlando
OGGETTO: SEGNALAZIONE IN MERITO AGLI IC MILANO – VENTIMIGLIA E RITORNO
Spett. Assessorato,
a nome del Comitato Utenti Trenitalia del Ponente Ligure, desidero segnalare la nuova situazione che si è venuta a creare nella formazione dei treni IC da e per Milano in direzione Ventimiglia. Questi treni, fino al 14 giugno, erano costituiti da dieci pezzi, mentre attualmente constano di otto pezzi. Ci risulta da voci ufficiose che questa sarà la configurazione definitiva su questa tratta.
Ricordiamo che questi treni sono fondamentali per i pendolari del ponente ligure, che – proprio per questa ragione – usufruiscono della “carta tutto treno Liguria” prevista e in parte pagata dalla Regione. Questo titolo di viaggio consente di salire sugli IC con l’abbonamento regionale senza la disponibilità di un posto a sedere. Riducendo il numero dei pezzi in formazione si prospettano per i pendolari continui viaggi in piedi, incompatibili con un minimo di qualità della vita e del servizio (che comunque paghiamo).
Francamente non ci interessano le motivazioni della DPNI (Divisione Passeggeri di Trenitalia, entità irraggiungibile e indisponibile a qualsiasi confronto), né ci interessano i confini di competenze della regione Liguria, limitate al contratto di servizio con la Divisione Regionale di Trenitalia: siamo cittadini di questa Regione e chiediamo con forza di essere tutelati!
Se la Regione investe fondi pubblici nella “carta tutto treno”, non può sottrarsi ad un confronto con la DPNI. Sappiamo bene che codesto assessorato ha già fatto un esposto alla Procura della Repubblica, riguardo ad una analoga situazione verificatasi sulla tratta Spezia –Genova. Per questa ragione chiediamo:
un incontro urgente con l’Assessorato e il Presidente da tenersi prima del Consiglio Regionale del 6 luglio, che ci risulta abbia in agenda i temi del trasporto ferroviario.
sabato 19 giugno 2010
BODY SCANNER
Questo fantamagorico annuncio appare sui media italiani il 14 giugno 2010.
Che bello finalmente saremo sicuri che sui nostri treni non salgano pericolosi terroristi armati fino ai denti!
Siamo seri, sui treni sale un sacco di gente sprovvista di biglietto perché nelle stazioni non c'è nessun controllo preventivo su chi possa accedere ai binari. In verità, alcuni anni or sono, per scoraggiare i “portoghesi” in alcune grandi stazioni come Milano o Genova alcuni addetti controllavano il possesso del titolo di viaggio. Poi i grandi economisti che reggono le sorti della holding FS hanno deciso che costavano troppo e i controlli sono stati semplicemente azzerati.
Sia chiaro non fatevi trovare senza biglietto sul treno, sarete castigati con un multa che parte da 50 euro (se pagate subito). Questo accade giustamente ai furbi (che spesso però vengono semplicemente fatti scendere alla prima fermata) , ma può accadere anche ad un pendolare che abbia scordato l'abbonamento a casa (si va a discrezione del personale, quasi sempre comprensivo, ma guai trovare chi ha la luna storta).
Come diceva l'indimenticabile Totò: “Ma ci faccia il piacere”...RIPRISTINATE PRIMA I CONTROLLI DEI BIGLIETTI AGLI ACCESSI DELLE STAZIONI!!!
mercoledì 2 giugno 2010
IL GIOCO DELLE PARTI
Sul Secolo XIX di martedì 1 giugno appare l’articolo di cui riportiamo in corsivo ampi stralci:
Ancora scintille tra
Chi mente?
L’Assessore che come periodicamente lamenta la “mancanza di attenzione” da parte di FS e immancabilmente scrive la piagnucolosa lettera di protesta. Oppure mentono i dirigenti di FS, che ha una così scarsa considerazione dei suoi interlocutori (Regione, associazioni di Pendolari, Enti Locali) da non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di una concertazione.
QUESTA VOLTA LO VOGLIAMO PROPRIO SAPERE E ANDREMO FINO IN FONDO NELLA RICERCA DELLA VERITA’, PERCHE’ CHI HA MENTITO NON SOLO E’ DEGNO DEL MASSIMO DISPREZZO, MA DEVE RASSEGNARE LE IMMEDIATE DIMISSIONI DAL SUO RUOLO!!!
lunedì 26 aprile 2010
CONTARE FINO A 10
Da qualche tempo però i pendolari del ponente vengono assaliti da un dubbio: al treno IC 505 Tirreno Ventimiglia-Roma risulta mancante la carrozza n. 8. Che questo numero sia stato abolito per qualche oscura ragione che ci sfugge?
Naturalmente c’è una spiegazione per tutto: nel nostro caso, da dicembre, con il nuovo orario, il treno è formato da nove pezzi e non più dieci. Questo comporta disagi per i viaggiatori che, almeno nel caso dei pendolari, sono spesso costretti a viaggiare in pedi… ma chi se ne importa!
Direte voi, perché non utilizzare la nuova numerazione, invece di abolire il numero otto.
Ci sono varie scuole di pensiero:
1) I dirigenti delle FS sono in realtà grandi matematici che hanno capito l’inutilità del numero 8…
2) Siamo in un regime provvisorio e non vale la pena sostituire le targhette
3) Facendo finta di nulla illudiamo i viaggiatori che le carrozze siano sempre 10 (occhio non vede, cuore non duole)
Quale sarà l’ipotesi vincente? Ai posteri l’ardua sentenza.
Intanto i pendolari del ponente non mollano la presa e aspettano con ansia (e impazienza) la nomina dell’assessore regionale ai trasporti!
lunedì 15 marzo 2010
IL COMUNE DI IMPERIA APPROVA LA NOSTRA MOZIONE
E' una prima importante tappa di un lungo cammino per ripristinare nel ponente ligure condizioni di trasporto ferroviario decenti.
Per ora grazie alla sensibilità degli Amministratori del Comune di Imperia e grazie alla tenacia, all'equilibrio e alla razionalità del nostro portavoce Daniele Pizzolo.
Ci vediamo alla prossima puntata...Noi non molleremo!
lunedì 8 marzo 2010
non si tratta di pigrizia
giovedì 25 febbraio 2010
TARDIVO PENTIMENTO
Lo stesso giorno a pag. 61 su "La Stampa" (cronaca di Imperia) l'Ufficio Stampa delle Ferrovie dello Stato, Liguria precisa puntigliosamenteche "la scelta di chiudere la biglietteria della stazione di Oneglia RISPONDE A QUANTO STABILITO DAL CONTRATTO DI SERVIZIO CON LA REGIONE LIGURIA".
In buona sostanza questo tanto stronbazzato Contratto di Servizio è per molti aspetti addirittura PEGGIORATIVO rispetto alla situazione precedente!
Ci chiediamo perché mai l'assessorato, che ora protesta con vigore, non ha tenuto un atteggiamento analogo a quello della Regione Piemonte che ha indetto una gara europea, piegando la sfrontata prepotenza dell'AD di FS Ing. Moretti (che si è persino permesso di offendere il Presidente Bresso).
Forse una maggiore fermezza avrebbe garantito una maggiore dignità e soprattutto il rispetto che noi pendolari chiediamo come cittadini.
venerdì 12 febbraio 2010
Aspettando le elezioni...
lunedì 1 febbraio 2010
tanto per chiarire...
Esempio numero 1: Viaggio tra Milano e Alassio
Supponiamo che un turista decida di prendere il treno per evitare gli ingorghi autostradali, salvaguardare l'ambiente e rilassarsi un po'.
Nel 2005 aveva a disposizione un interregionale (IR) che in 3h 34 minuti lo portava a destinazione senza cambiare treno, spendendo 11,21 euro in seconda classe.
A partire dal 2006 poteva servirsi solo di un IC Plus che in 2h 58 min lo portava a destinazione (-17%) spendendo però ben 18,46 euro (+65%).
Oggi, nel 2010, il treno a disposizione è nuovamente un IC che in 3h 04 min (-14% rispetto al 2005) lo porta ad Alassio spendendo ben 21,00 euro (+187%). E non è finita, perché se per caso opta per una combinazione IC+Regionale non solo spenderà di più (22,20 euro, +198%) ma incrementerà anche il tempo viaggio, che salirà a 3h 50 min (+7,47%).
Come si vede, quindi aumenti certi, ma vantaggi molto pochi, per non dire nessuno.
Esempio numero 2: Viaggio tra Diano Marina e Milano
Nel 2005 era possibile utilizzare un IR che in 3h 48 min arrivava a destinazione al costo di 12,34 euro.
Dal 2006 l’IR viene sostituito con un IC Plus che copre la distanza in 3h 10 min (-17%) al costo di 19,90 euro (+61%).
Dal 2010 utilizzare l’IC costa ben 23 euro (+186%) mentre il tempo risparmiato è solo il 14% rispetto al 2005.
Se si prendono due IC in successione si impiegano 3h 35 min (-5,70% del tempo rispetto al 2005) spendendo però 28 euro (+227%!), mentre se si prendono due IR in successione si spendono 13,90 euro (+12,64% rispetto al 2005) impiegando ben 4h e 20 min (+14% rispetto al 2005).
Quindi anche qui, si spende molto di più per avere un servizio il più delle volte meno efficiente, specie se si considerano i treni IR.
Per questo, e senza contare i disservizi abituali in termini di ritardi, soppressioni, poca pulizia, ecc., ci sembra davvero improponibile oltre che ingiusta la politica di aumenti tariffari messi in atto da Trenitalia, dato che a fronte di tali aumenti non si riscontrano dei paralleli aumenti di prestazioni e di qualità di servizio reso.
Vorremmo che eventuali aumenti fossero agganciati a reali miglioramenti prestazionali, come ad esempio la diminuzione dei tempi di percorrenza (anche per i regionali!), ma ad oggi questo non è accaduto, e anzi si sono peggiorate le prestazione di alcuni treni (Regionali e Interregionali) per favorirne altri più costosi (ICpus, ES, ecc.).
Si ringrazia il sito di Giorgio Stagni (http://www.miol.it/stagniweb/) da cui sono state ricavate le tariffe in vigore nel 2005 sulle tratte considerate.
mercoledì 20 gennaio 2010
martedì 19 gennaio 2010
COL DENARO DEI CONTRIBUENTI
Hanno collaborato a redigerlo vari funzionari della Regione e persino Datasiel.
Ottimo lavoro! Il volume in carta patinata consta di 32 facciate più la copertina; di queste solo 11 contengono chiare, ma generiche informazioni tecniche. Il resto sono (inutili) foto a piena pagina, frontespizio, prefazione dell’Assessore, ecc. Non un cenno sulle reali difficoltà che migliaia di pendolari liguri ogni giorno incontrano, né sui tanti problemi ancora aperti e irrisolti.
Siamo in campagna elettorale e la propaganda è plausibile, ma quando viene fatta – come in questo caso – sperperando denaro pubblico viene proprio da pensare male. Siamo in un periodo di difficoltà finanziarie per enti locali, associazioni, persino per le scuole. Eppure nessuno scrupolo a pubblicare, non a proprie spese, ma a spese di tutti noi questo inutile opuscolo.
Questo è l’ennesimo insulto a chi si alza presto la mattina, prende il proprio treno e va a guadagnarsi da vivere lontano dalla sua casa. Anche se pochi e forse previsti in qualche programma di “comunicazione”, i soldi spesi per questa pubblicazione potevano essere accantonati magari per contribuire ad una pulizia straordinaria dei treni.
giovedì 7 gennaio 2010
Il gioco delle tre carte
Cari amici,
Volevo raccontarvi la mia recente esperienza con la carta tutto treno.
Mi sono recato ieri, 6 gennaio in biglietteria a Porto Maurizio per fare la nuova Carta Tutto Treno Liguria (CTTL) semestrale (considerato che io d'estate non viaggio mi viene bene, vale fino a tutto giugno e poi a ottobre se ne riparlerà, se pendolerò ancora.....).
In biglietteria mi hanno detto che non possono, loro della divisione passeggeri, fare la CTTL semestrale, ma solo quella annuale: per la semestrale bisogna rivolgersi alle biglietterie regionali. Questa disposizione è arrivata direttamente da Genova, dal capo del personale della passeggeri. Quindi per fare la carta semestrale sarei dovuto andare a Taggia: molto gentilmente il bigliettaio ha chiamato la stazione di Taggia per verificare che fosse possibile farla e mi ha confermato questo fatto.
Quindi al pomeriggio sono andato a Taggia, dove ho fatto la carta semestrale, compilata rigorosamente A MANO, perchè il programma aggiornato non c'è ancora.
Quindi uno si chiede: perchè a Porto Maurizio non la DEVONO fare, neanche a mano, mentre a Taggia la possono fare, sempre a mano? Probabilmente è un modo per incentivare il turismo, così uno da Imperia si va a fare un giro a Taggia......
Questo per informarvi che attualmente quindi se si vuole fare una carta semestrale a Imperia è impossibile (Oneglia, divisione regionale è chiusa) e credo che anche Sanremo sia della passeggeri, per cui resta solo Taggia, aperta tutti i giorni feriali solo al mattino e sabato e nei festivi anche al pomeriggio.
La carta semestrale comunque costa 80 Euro, che fanno 160 Euro all'anno, in caso se ne volessero fare 2 e non 150 come quella Annuale. Questo è Costituzionale? I 10 Euro in più serviranno per pagare l'upgrading del programma informatico? Oppure il costo per i moduli scritti a mano? BOH, ai nostri esperti l'ardua risposta!!!
Ogni commento è superfluo.