martedì 25 gennaio 2011

AUTORITA' E AUTOREVOLEZZA

RIPORTIAMO IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA IL 25 GENNAIO ALL'ASSESORE AI TRASPORTI VESCO SULL'ENNESIMA INCRESCIOSA SITUAZIONE CHE I PENDOLARI LIGURI DEVONO AFFRONTARE

Egregio Sig. Assessore ai Trasporti della Regione Liguria,

il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE ha ricevuto numerose segnalazioni in merito al fatto che, a seguito di una circolare di Trenitalia, nelle biglietterie non è possibile acquistare abbonamenti regionali/annuali con decorrenza 1 febbraio e con i prezzi vigenti. Sarà possibile farlo solo a partire del 27 gennaio con le nuove tariffe caricate.
Riteniamo che queste disposizioni siano l’ennesima violazione dei diritti degli utenti: certi trucchetti, per altro mai attuati prima, dimostrano quanto basso sia il livello di quel confronto con FS, che noi vorremmo invece SERIO.
La invitiamo ad intervenire IMMEDIETAMENTE a tutela degli abbonati, mettendo in campo tutta l’autorità e l’autorevolezza del ruolo che Le compete. In caso contrario ci chiediamo se non sia da riconsiderare la sua posizione di Assessore ai Trasporti della Regione Liguria.
In attesa di una sollecita risposta,
porgiamo distinti saluti.

COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE

domenica 16 gennaio 2011

UN SERIO CONFRONTO

Premessa
(ASCA, agenzia di stampa) - Roma, comunicato del 13 gennaio 2011
Trenitalia ha deciso di convocare nei prossimi giorni un nuovo incontro con tutte quelle associazioni dei consumatori che manifestano, in un clima di rispetto anche formale tra le parti, la reale volontà di costruire un percorso, concreto e perseguibile, per il continuo miglioramento del servizio.
Uno dei punti fondamentali dell'incontro - informa un comunicato - sarà ancora la Carta dei Servizi del viaggiatore, strumento fondamentale su cui basare i rapporti tra le associazioni dei consumatori e Trenitalia e sul quale e' stato già avviato un positivo lavoro comune.
La ripresa del dialogo e' la risposta concreta di Trenitalia alle richieste pervenute da parte di tutte quelle associazioni davvero interessate ad un confronto serio e costruttivo, al centro del quale sia l'interesse effettivo della clientela in un clima di rispetto anche per il lavoro di tutti i ferrovieri.

Cos’è successo prima di questo comunicato?
Casper (Comitato contro le speculazioni ed il risparmio costituito da ADOC, CODACONS, UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI) in occasione dell'incontro già previsto per il 13 gennaio tra i vertici di Ferrovie dello Stato e le Associazioni dei consumatori, aveva deciso di consegnare un singolare regalo (un water) ai vertici di FS per protestare contro le toilette dei treni costantemente fuori uso (circostanza puntualmente avvenuta, non senza momenti di tensione)…Così Trenitalia ha annullato l'incontro.

Riflessioni
Noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE non vogliamo certamente entrare nel merito di scelte che altri fanno, ma vogliamo dire la nostra su certi “teatrini” cui abbiamo dovuto assistere anche recentemente in Liguria.
A dicembre, per la serie a Natale siamo tutti più buoni, è magicamente apparso nell’atrio della stazione Brignole un albero di Natale sponsorizzato da un attivissimo Comitato di Pendolari del Levante e da una nota e prestigiosa Associazione di Consumatori, il tutto con i buoni uffici di FS e suggellato foto ricordo ad uso dei media Nelle intenzioni degli “organizzatori” i pendolari avrebbero attaccato ai rami (invece delle palline…forse tutte rotte) bigliettini con richieste e desideri da esaudire.
Indovinate? Le richieste erano del tipo: treni più puliti, treni più puntuali e via così! Incredibile!!!
Francamente non crediamo più a Babbo Natale da tanti anni e anche se rispettiamo le iniziative di tutti riteniamo che questi teatrini servano solo a dare visibilità a singole persone e non ai problemi del trasporto sostenibile che andrebbero risolti con SERI TAVOLI DI CONFRONTO.
Per questo non ci interessano le iniziative goliardiche (e mediatiche) come quelle del Casper o quella odierna della consegna di un tapiro destinato ai poveri pendolari molto “attapirati” per gli annunci di aumenti e di tagli. In quanto al “rispetto anche formale tra le parti, la reale volontà di costruire un percorso, concreto e perseguibile, per il continuo miglioramento del servizio” chiediamo ad FS se:
proporci il “loading factor” come è stato fatto presso l’Assessorato ai Trasporti Ligure sia “rispettoso, concreto e perseguibile”…
Non vogliamo apparire per coloro che “fanno sempre i seri” a tutti i costi, ma sinceramente certi teatrini ci hanno stufato e speriamo proprio che l’assessore e i colleghi dei comitati pendolari non ci caschino più!
Siamo sostenitori delle Ferrovie dello Stato e del lavoro dei ferrovieri, perché sono le NOSTRE ferrovie, quelle dello Stato Italiano (che ancora, per fortuna, esiste), con azionista unico il Ministero del Tesoro. Per questo vogliamo che assolvano alla loro mission di “società di trasporti e servizi”, sia nelle Regioni sia nel trasporto universale (normato anche a livello europeo) e siamo convinti che il confronto con FS debba essere condotto anche con la collaborazione attiva delle Camere di Commercio che rappresentano l’economia dei nostri territori. C’è tanto bisogno di buone ed efficienti ferrovie…lo aveva scritto già Cavour – proprio Lui – nel lontano 1846!!!

Alla prossima.

sabato 8 gennaio 2011

ANNO NUOVO… VECCHI E NUOVI PROBLEMI

Il nuovo anno è iniziato all’insegna di un serrato confronto tra Comitati dei Pendolari (in particolare quelli della “GenovaMilano” e “Pendolariliguri” del levante, rappresentati da Sonia Zarino) da una parte e Regione e poi Trenitalia dall’altra. Questa volta gli argomenti del contendere sono tre:
-i considerevoli aumenti delle tariffe, che dal 1 febbraio vedranno salire gli abbonamenti regionali Liguria del 15% (un 5% era già previsto nel Contratto di Servizio, siglato nel 2009) e i biglietti regionali di ben il 20%
-le tracce orarie dei treni regionali (e non) che risultano dilatate a scapito delle finanze della regione (di cui siamo contribuenti), che paga a Trenitalia l’effettivo tempo di occupazione dei binari da parte dei treni stessi. Il che significa che riducendo i tempi di marcia, la regione e quindi i cittadini potrebbero risparmiare risorse da destinare al miglioramento di un servizio molto scadente
-la soppressione – a partire da febbraio - di numerosi treni al fine di risparmiare risorse non più disponibili a causa della “legge di stabilità” (la vecchia finanziaria). Vengono contestati alla Regione il metodo e le scelte. Sul metodo dobbiamo ribadire che nella riunione del 22 dicembre 2010 nulla era stato comunicato nei dettagli, ma poche ore dopo, nella mattina del 23 è magicamente apparso un foglio Excel con l’elenco dei treni, seguito da un tempestivo comunicato stampa dell’Assessore Vesco, che incautamente affermava che i Comitati Pendolari presenti (compreso il nostro) avessero approvato le misure prese dalla Regione. Ci siamo subito premurati di precisare che la nostra era solo una “presa d’atto” delle misure economiche (aumento dei biglietti) e nulla ci era stato comunicato in merito alla scelta dei treni (che pare concordata con Trenitalia). Siamo molto delusi da questo comportamento, perché certe scelte non maturano certo nella nottata e questa reticenza a rappresentare le cose nella loro interezza è sempre fonte di malumori e rimostranze, che subito ci sono state, entrando anche nel merito dei treni soppressi. Devo dire che il ponente è meno penalizzato di altre tratte, ma in questo mese di gennaio possiamo far valere anche le nostre obiezioni.
Riguardo invece alle tracce orarie dilatate Sonia Zarino & C. stanno facendo un ottimo lavoro, raccogliendo e inviando dati “storici” dagli orari egli ultimi decenni. Hanno già elaborato alcune analisi riguardo al Levante, ma molto si deve ancora fare e anche a noi del ponente toccherà fare la nostra parte (si cercano collaboratori…).
Si è prospettata l’idea di affidare ad un ente terzo la certificazione delle tracce orarie. Anche in questo caso l’atteggiamento dell’Assessore Vesco è stato ondivago: nella riunione del 22 dicembre ha rifiutato con forza questa proposta, ma dopo pochi giorni ci ha inviato per conoscenza una lettera datata 5 gennaio 2011 in cui comunicava a RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e Trenitalia (nella persona del Dott. Pagnani) “che questa amministrazione sta valutando l’ipotesi di individuare un soggetto, terzo tra le parti ed esperto in materia, che effettui l’analisi e la congruità delle tracce (orarie n.d.r.) stesse”. Si potrebbe essere soddisfatti di questa presa di posizione, ma siamo convinti che una maggiore linearità da parte dell’Assessorato ai Trasporti della Regione, darebbe maggiore credibilità alle sue iniziative, che spesso appaiono estemporanee o dettate dalla volontà di imbonire a volte i pendolari a volte Trenitalia.

Ci attende comunque un confronto molto serrato, sia con Trenitalia che con la Regione. Per questo il COMITATO UTENTI TRENTALIA DEL PONENTE chiede ancora una volta un SERIO TAVOLO DI CONFRONTO in cui siano coinvolte le CAMERE DI COMMERCIO, che rappresentano il mondo del lavoro (imprese, professioni, artigianato, commercio, utenti). Infatti, solo con una forte pressione del territorio (cui si dovrebbero doverosamente associare - in modo trasversale dagli schieramenti politici - gli amministratori pubblici di comuni, provincie e regione) potremo confrontarci con le Ferrovie dello Stato spa per rimarcare (se possibile) la loro “mission” di società di trasporti e servizi.

domenica 2 gennaio 2011

REGALI DI NATALE

Il 22 dicembre l’Assessore Regionale ai Trasporti Vesco ha convocato le parti (associazioni di pendolari, utenti, consumatori e rappresentanti di Trenitalia) per esaminare “le ripercussioni sui servizi ferroviari legate alla manovra finanziaria nazionale”. In effetti la convocazione era per il 23 di dicembre, ma dopo le rimostranze di molti – Natale è pur sempre Natale – è stata anticipata al 22.
Eravamo in tanti, ma soprattutto colpiva la folta rappresentanza di Trenitalia… che sia un segnale di interesse per i problemi del trasporto ferroviario in Liguria ?
In estrema sintesi, l’Assessore ci ha dipinto un quadro molto negativo dal punto di vista economico, infatti le mancate risorse che manovra finanziaria ha sottratto al TPL (trasporto pubblico locale) significano per tutte le Regioni: AUMENTO DEI BIGLIETTI E ABBONAMENTI & RIDUZIONE DEL NUMERO DEI TRENI. Meno aumentano biglietti e abbonamenti, più si riduce il numero di treni disponibili. Le ipotesi prospettate fino alla riunione del 22 erano:
- biglietti regionali + 30%
- abbonamenti regionali Liguria + 20%
- riduzione di un certo numero di treni regionali, non meglio definito,
Dopo la conferenza Stato – Regioni, viste le possibili maggiori disponibilità finanziarie, l’Assessore Vesco ci ha proposto:
- aumenti tariffari a partire dal 1 febbraio (la Regione si sarebbe accollata i maggiori oneri richiesti da Trenitalia)
- biglietti regionali + 25%
- abbonamenti regionali Liguria + 15% (si noti che un + 5% per il 2011 era già previsto nel contratto di servizio sottoscritto nel 2009).
- riduzione di un certo numero di treni, anche questa volta non meglio definito.
In alternativa, minori sono le riduzioni tariffarie e maggiori sono le soppressioni di treni.
Le associazioni di pendolari, utenti e consumatori (mancavano i combattivi e documentatissimi colleghi della Genova-Milano) sono state chiamate a fare le loro osservazioni ed eventualmente sottoscrivere il verbale della riunione. Potete immaginare che sia molto difficile in una riunione di questo tipo (che NON è un tavolo tecnico) fare valutazioni corrette sui numeri. In qualche modo ci si deve fidare della valutazioni fatte dall’Assessorato, che dovrebbe agire nel solo interesse dei cittadini, utenti del servizio.
Certamente sorprende il diverso profilo deciso dalle regioni limitrofe (Piemonte, Lombardia, Toscana). Ognuna ha deciso un approccio diverso, in particolare il Piemonte che avrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) deciso di congelare gli aumenti sino a giugno. Si poteva fare anche da noi in Liguria? Francamente non lo sappiamo, perché di numeri (quelli che poi contano davvero) si parla sempre troppo poco e, in ogni caso, si ha la sgradevole impressione che le decisioni prese da qualsiasi amministrazione regionale siano condizionate più da ragioni di natura politica, che di compatibilità economica. Da qui derivano le continue polemiche tra Assessorato ed esponenti dell’opposizione e da qui derivano anche i “mal di pancia” di alcuni comitati pendolari come quello dei Pendolariliguri, guidato da Sonia Zarino, che ha immediatamente precisato quanto segue:

Cari colleghi,
…..ho notato che il documento che abbiamo firmato (e che era relativo solo alla diminuzione degli aumenti prospettati) è stato presentato come un "accordo" a tutto tondo, comprendente anche l'assenso sui tagli (ai treni n.d.r), cosa che non è vera dato che nulla sapevamo in proposito.
Ho ritenuto pertanto di diffondere il seguente comunicato, che riprenderò in una successiva comunicazione.

Tagli e aumenti tariffari? Nessun accordo, al massimo presa d’atto
A fronte delle notizie diffuse ieri dall’Ass. Vesco in merito ad un accordo sottoscritto con i Pendolari Liguri, si ritiene doveroso precisare quanto segue:
• L’adesione a tale documento è da intendersi unicamente per quel che concerne la diminuzione dell’aumento degli abbonamenti e delle tariffe di corsa semplice, che in un primo tempo era stata quantificata rispettivamente nel 20% e nel 30%, portandole ora a 15% e 25%.
• Circa i tagli nulla abbiamo potuto dire in proposito, in quanto la lista non ci è stata presentata se non qualche ora prima della conferenza stampa ai giornalisti, evidentemente fuori tempo massimo per qualunque seria considerazione ed osservazione.
La nostra valutazione in occasione della sottoscrizione del documento è stata quindi parziale e per questo riteniamo che, per quel che ci riguarda, non si possa parlare di “accordo” ma piuttosto di presa d’atto, che presuppone, come peraltro indicato nel documento, il rinvio “ad un successivo confronto” “la definizione degli interventi che dovranno essere attivati”.


Siamo assolutamente d’accordo con quanto sostengono i colleghi del Levante: delle soppressioni di treni non abbiamo potuto parlare nello specifico, perché mancava la lista dettagliata che è stata esposta il giorno successivo in una conferenza stampa dell’Assessore Vesco !

In questo mese di gennaio si terrà sicuramente l’auspicato “successivo confronto”, che non sarà – a nostro avvivo – né facile, né sereno.
Per quello che ci riguarda, noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE abbiamo ribadito, anche nella riunione del 22 dicembre, l’assoluta necessità di un SERIO TAVOLO DI CONFRONTO TECNICO con la partecipazione di Utenti FS, Camera di Commercio, Associazioni Imprenditoriali del Turismo e del Commercio, Associazioni di Consumatori, Amministrazioni Comunali e Provinciali, Regione, infatti solo facendo rete con tutti i rappresentanti politici e non del territorio potremo confrontarci in modo efficace con Trenitalia.