sabato 11 giugno 2011

TUTTI AL MARE!

Continua la saga (indegna) del treno Regionale 11378.
Un po’ di cronistoria. Nell’ottobre del 2009, in un incontro a Taggia – presenti l’assessore ai trasporti Vesco e l’allora responsabile del trasporto regionale di Trenitalia (nel frattempo ne sono cambiati due) – il COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE proponeva la variazione della traccia oraria di un regionale che partendo da Genova Principe alle 14,53 era l’unica opportunità per tornare nel ponente tra le 12,55 e le 16,55. Il problema era il tempo di percorrenza di circa 2 ore e 37 minuti, con fermata ovunque, compresa la splendida stazione balneare di Genova Vesima. Al solito non chiedevamo la luna, ma solo di accorciare il tempo di percorrenza per arrivare a Imperia Porto Maurizio in poco meno di due ore (per 113 Km!!!).
Passano le stagioni, passano gli anni e una mattina dell’autunno 2010 incontriamo sull’IC il nuovo direttore del trasporto regionale dott. Pagani, al quale passiamo la nostra proposta, come una sorta di supplica. A ripensarci la situazione era anche comica: dopo incontri ufficiali in regione, intervento di funzionari, proclami di tutti i generi, ci ritroviamo sullo stesso treno a presentare una proposta molto semplice e ragionevole. Naturalmente lo abbiamo fatto con lo spirito di chi chiede la grazia per il condannato a morte, pur sapendo di non avere speranza alcuna. Eppure, il giorno successivo (avete letto bene, il giorno dopo!) il dott. Pagani ci comunica che il suoi colleghi di RFI (detentori dei binari) hanno dato parere favorevole per la variazione di traccia oraria. Allora “SI PUO’ FARE!!!” … Contattiamo l’assessorato ai trasporti e con qualche resistenza (gli enti sono in genere conservativi, a disagio verso le innovazioni) l’operazione si concretizza con l’orario invernale 2010 – 2011.
Tutto bene, dunque: il treno viene utilizzato da decine di pendolari del ponente (soprattutto persone che per impegni famigliari devono essere a casa entro le 17-17,30). Personalmente l’ho utilizzato diverse volte e mi sono compiaciuto di questo piccolo, modestissimo risultato, che ha visto una volta tanto convergere pendolari, regione e Trenitalia. Ogni medaglia ha purtroppo il suo rovescio, nel nostro caso sono le proteste dei sindaci che non hanno più la fermata (mi è stato detto a proposito di Cogoleto, anche se questa questione la verificherò col nuovo sindaco, che ho conosciuto personalmente!), di quelli che prendono in treno convinti che fermi in tutte le stazioni di Genova e così via, visto che il mondo degli insoddisfatti è sempre affollato e rumoroso, tanto il “mugugno è gratis”.
Noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE abbiamo imparato ad essere sospettosi, anche se come cittadini che hanno senso della misura e della responsabilità risultiamo essere molto “ingenui”. Così in una riunione convocato il 6 maggio presso l’ufficio dell’Ing. Rolandelli, funzionario capo dell’assessorato ai trasporti, abbiamo ribadito l’assoluta priorità di questo treno nella sua nuova configurazione e avanzato il sospetto che qualcuno volesse riportarlo alla sua vecchia traccia oraria nell’imminente orario estivo. La reazione è stata un misto di meraviglia e assicurazioni che tutto sarebbe come prima.
Ci fidiamo e in tal senso diamo rassicurazioni a tutti i colleghi, anche se qualcuno – più malfidato di noi – avanza forti dubbi.
Venerdì 10 scopriamo con grande stupore e disappunto che l’11378 NON ESISTE PIU’ ma è stato sostituito dal 21222… che fa di nuovo tutte le fermate … Vesima compresa.
Il nostro portavoce Daniele Pizzolo scrive subito una mail di protesta all’Ing. Rolandelli, rappresentando il nostro disagio e la sensazione di “essere stati presi in giro” Naturalmente (lo dico con grande amarezza) non ottiene nessuna risposta, neanche un minimo riscontro. Intorno alle 15,10 riesco a parlare personalmente con la stessa Rolandelli, che mi esprime ancora stupore e di fronte alle mie accese proteste mi rassicura che niente è ancora definitivamente deciso. Mi faccio rassicurare su una sua informativa ufficiale a fine riunione con Trenitalia … naturalmente (ancora una volta) non ottengo alcuna comunicazione … forse aspetta che mi chiami l’assessore, il che puntualmente avviene alle 20,20.
Vesco mi rassicura sulla permanenza del treno 6223 da Ventimiglia a Imperia On. e poi affronta il tema del nostro treno. Non credo alle mie orecchie: si comincia con le proteste di tutto il mondo, sindaci, cittadini, viaggiatori, persino personale viaggiante del treno (subissato dai viaggiatori convinti di aver preso il solito localino metropolitano). Poi si passa all’impegno finanziario della regione (?), per finire in bellezza con l’esigenza di avere nei mesi estivi un treno balneare che fermi anche a Vesima (tanto i pendolari in agosto sono “tutti” in ferie) !!!
Sono tra lo stupefatto e costernato, ma non mollo e dico chiaramente all’Assessore che i pendolari del ponente non ci stanno. Alla fine, mi rassicura e – appellandosi ancora una volta al nostro senso di responsabilità – mi garantisce che all’inizio di settembre tutto tornerà come prima, promettendomi che lunedì mi farà avere un impegno scritto. Lunedì chiederò subito questo impegno, altrimenti ritengo che l’unica strada sia fare casino, ma farne tanto.
Per adesso … TUTTI AL MARE!

venerdì 10 giugno 2011

presi in giro

Come da noi paventato nell' incontro del 06/05/2011 e nonostante le rassicurazioni della Regione , il regionale 11378 (partenza da GE PP ore 14.53) e' stato ribatezzato 21222 e riprende la vecchia traccia oraria (fermata di Vesima compresa, per non farci mancare nulla ...): il tempo di percorrenza sulla tratta GE-Imperia passa da 1h53min a 2h23min!

Tutti gli sforzi fatti per ottenere un treno regionale a meta' pomeriggio per supplire alla mancanza del treno IC soppresso, sono stati vanificati dopo appena 6 mesi (l' orario "velocizzato" era entrato in vigore il 12/12/2010).

Ci sentiamo presi in giro e perdiamo ogni credibilita' nei confronti di chi si rivolge a noi in rappresentanza delle esigenze dei viaggiatori del Ponente.

Inoltre l' aumento del tempo di percorrenza implica, per la Regione.  maggiori costi quando, da un' altra parte, si vuole sopprimere il 6223 (Ventimiglia-Imperia) per ridurli.