sabato 4 settembre 2010

ODISSEA INFINITA

Anche oggi 4 settembre il titolo di cronaca su la Stampa (pag. 63 – Ventimiglia e Bordighera) si ripete: “Odissea sul treno Ventimiglia – Roma”.
Il racconto è sempre lo stesso: una passeggera, con toni pacati racconta di carrozze prenotate (di prima classe) chiuse, di aria condizionata guasta, di corridoi pieni di passeggeri in piedi, di sedili sporchi all’inverosimile, in sintesi l’esperienza quotidiana dei pendolari!
Aggiungiamo il problema delle biglietterie ormai chiuse in modo sistematico e ci scusi per il nostro dissenso quella dirigente (?!) di Trenitalia che ci ha raccontato, con l’aria di sufficienza di chi vende fumo, che il “trend” dell’azienda era la vendita del 90% dei biglietti con le macchinette automatiche. Magari funzionassero! Spesso sono guaste o vandalizzate oppure non danno il resto. Certo il biglietto lo puoi fare con internet o col tuo “Blackberry” (smartphone di ultima generazione)…
Non possiamo nemmeno permetterci di parlare delle porte automatiche guaste (chiunque viaggi su qualsiasi treno provi a contarne, almeno una parte) perché un altro alto (?!) dirigente di Trenitalia ci ha risposto che solo l’1,5 % delle porte risulta guasta…
Per le carrozze prive di aria condizionata può valere la formula “inibite al servizio”. Si farebbe prima a dire chiuse, ma il mondo ferroviario ha i suoi riti e un suo linguaggio (ricordate il “latinorum” di Don Abbondio?). Il più delle volte – invece – viaggiamo senza aria condizionata o con un impianto che funziona male o a singhiozzo.
Questa situazione assurda per un fornitore di servizi in un paese civile ed evoluto (siamo o non siamo nel G8?) deriva dalla vetustà del materiale rotabile e dalla CARENZA DI MANUTENZIONE ed ha una sola motivazione: gli attuali dirigenti di Trenitalia, capitanati dall’Ing. Moretti, hanno deciso di TERMINARE IL SERVIZIO PUBBLICO UNIVERSALE, cioè i treni IC a media e lunga percorrenza… tanto ci sono i “Frecciarossa” che rendono. Lo fanno però in modo subdolo, facendo morire il servizio poco a poco, con tanti disservizi, tante omissioni e tanta rassegnata stanchezza da parte dei viaggiatori.
Noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE non ci vogliamo rassegnare e chiediamo ancora una volta agli amministratori, ai rappresentanti politici del territorio, agli imprenditori, in primis quelli turistici, di reagire con iniziative soprattutto a livello governativo, a questa aggressione agli interessi e alla qualità della vita dei cittadini che rappresentano e che hanno dato loro fiducia!

… alla prossima puntata

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