lunedì 1 febbraio 2010

tanto per chiarire...

Riportiamo qui una breve analisi effettuata dal coordinamento pendolari liguri che conferma quanto noi diciamo da tempo: i prezzi del trasporto ferroviario, negli ultimi anni, sono saliti eccome, grazie a vari escamotage e politiche "aziendali" non proprio trasparenti:
Esempio numero 1: Viaggio tra Milano e Alassio
Supponiamo che un turista decida di prendere il treno per evitare gli ingorghi autostradali, salvaguardare l'ambiente e rilassarsi un po'.
Nel 2005 aveva a disposizione un interregionale (IR) che in 3h 34 minuti lo portava a destinazione senza cambiare treno, spendendo 11,21 euro in seconda classe.
A partire dal 2006 poteva servirsi solo di un IC Plus che in 2h 58 min lo portava a destinazione (-17%) spendendo però ben 18,46 euro (+65%).
Oggi, nel 2010, il treno a disposizione è nuovamente un IC che in 3h 04 min (-14% rispetto al 2005) lo porta ad Alassio spendendo ben 21,00 euro (+187%). E non è finita, perché se per caso opta per una combinazione IC+Regionale non solo spenderà di più (22,20 euro, +198%) ma incrementerà anche il tempo viaggio, che salirà a 3h 50 min (+7,47%).

Come si vede, quindi aumenti certi, ma vantaggi molto pochi, per non dire nessuno.

Esempio numero 2: Viaggio tra Diano Marina e Milano
Nel 2005 era possibile utilizzare un IR che in 3h 48 min arrivava a destinazione al costo di 12,34 euro.
Dal 2006 l’IR viene sostituito con un IC Plus che copre la distanza in 3h 10 min (-17%) al costo di 19,90 euro (+61%).
Dal 2010 utilizzare l’IC costa ben 23 euro (+186%) mentre il tempo risparmiato è solo il 14% rispetto al 2005.
Se si prendono due IC in successione si impiegano 3h 35 min (-5,70% del tempo rispetto al 2005) spendendo però 28 euro (+227%!), mentre se si prendono due IR in successione si spendono 13,90 euro (+12,64% rispetto al 2005) impiegando ben 4h e 20 min (+14% rispetto al 2005).

Quindi anche qui, si spende molto di più per avere un servizio il più delle volte meno efficiente, specie se si considerano i treni IR.

Per questo, e senza contare i disservizi abituali in termini di ritardi, soppressioni, poca pulizia, ecc., ci sembra davvero improponibile oltre che ingiusta la politica di aumenti tariffari messi in atto da Trenitalia, dato che a fronte di tali aumenti non si riscontrano dei paralleli aumenti di prestazioni e di qualità di servizio reso.

Vorremmo che eventuali aumenti fossero agganciati a reali miglioramenti prestazionali, come ad esempio la diminuzione dei tempi di percorrenza (anche per i regionali!), ma ad oggi questo non è accaduto, e anzi si sono peggiorate le prestazione di alcuni treni (Regionali e Interregionali) per favorirne altri più costosi (ICpus, ES, ecc.).

Si ringrazia il sito di Giorgio Stagni (http://www.miol.it/stagniweb/) da cui sono state ricavate le tariffe in vigore nel 2005 sulle tratte considerate.

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