mercoledì 2 giugno 2010

IL GIOCO DELLE PARTI

Ci risiamo, riprende il gioco delle parti (sarebbe meglio dire commedia) tra il riconfermato Assessore ai Trasporti della Regione Liguria e l’azienda Ferrovie delle Stato.

Sul Secolo XIX di martedì 1 giugno appare l’articolo di cui riportiamo in corsivo ampi stralci:

Ancora scintille tra la Regione Liguria e Trenitalia. Questa volta a scatenare la polemica è l’orario estivo in vigore dal prossimo 14 giugno. Orario deciso dalle Ferrovie in modo «unilaterale» accusa l’assessore ai Trasporti Enrico Vesco… Ma le Ferrovie smentiscono la versione dell’assessore: «È dal mese di marzo che la Regione è informata delle variazione d’orario» sostiene l’ufficio stampa di Trenitalia. Ieri, tuttavia, è partita la lettera di Vesco alla direzione regionale di Trenitalia. L’assessore parla di «comportamento inaccettabile» e denuncia l’ennesima «disattenzione» nei confronti dell’Ente e dei pendolari. «Le modifiche all’orario regionale - scrive l’assessore - dovevano essere preventivamente trasmesse alla Regione ed eventualmente discusse e concertate. Questa scarsa considerazione nei confronti dell’Istituzione e questo modo di agire unilaterale rischia di minare in maniera definitiva rapporti già precari e deteriorati». Come rimediare? Vesco auspica «un incontro immediato per valutare nel merito il nuovo orario e le sue ripercussioni sull’utenza e per procedere ad una radicale inversione di rotta riguardo al metodo corretto per confrontarsi e interloquire». Replica delle Ferrovie: «Ci sono stati ripetuti incontri con i dirigenti dell’assessorato Trasporti. Si è discusso dei lavori di manutenzione della galleria Ronco e di quelli necessari al potenziamento del nodo di Genova - spiega l’ufficio stampa -; in questo contesto Trenitalia aveva anche consegnato alla Regione l’elenco con gli orari in vigore dal 14 giugno».

Chi mente?

L’Assessore che come periodicamente lamenta la “mancanza di attenzione” da parte di FS e immancabilmente scrive la piagnucolosa lettera di protesta. Oppure mentono i dirigenti di FS, che ha una così scarsa considerazione dei suoi interlocutori (Regione, associazioni di Pendolari, Enti Locali) da non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di una concertazione.

QUESTA VOLTA LO VOGLIAMO PROPRIO SAPERE E ANDREMO FINO IN FONDO NELLA RICERCA DELLA VERITA’, PERCHE’ CHI HA MENTITO NON SOLO E’ DEGNO DEL MASSIMO DISPREZZO, MA DEVE RASSEGNARE LE IMMEDIATE DIMISSIONI DAL SUO RUOLO!!!

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