domenica 2 gennaio 2011

REGALI DI NATALE

Il 22 dicembre l’Assessore Regionale ai Trasporti Vesco ha convocato le parti (associazioni di pendolari, utenti, consumatori e rappresentanti di Trenitalia) per esaminare “le ripercussioni sui servizi ferroviari legate alla manovra finanziaria nazionale”. In effetti la convocazione era per il 23 di dicembre, ma dopo le rimostranze di molti – Natale è pur sempre Natale – è stata anticipata al 22.
Eravamo in tanti, ma soprattutto colpiva la folta rappresentanza di Trenitalia… che sia un segnale di interesse per i problemi del trasporto ferroviario in Liguria ?
In estrema sintesi, l’Assessore ci ha dipinto un quadro molto negativo dal punto di vista economico, infatti le mancate risorse che manovra finanziaria ha sottratto al TPL (trasporto pubblico locale) significano per tutte le Regioni: AUMENTO DEI BIGLIETTI E ABBONAMENTI & RIDUZIONE DEL NUMERO DEI TRENI. Meno aumentano biglietti e abbonamenti, più si riduce il numero di treni disponibili. Le ipotesi prospettate fino alla riunione del 22 erano:
- biglietti regionali + 30%
- abbonamenti regionali Liguria + 20%
- riduzione di un certo numero di treni regionali, non meglio definito,
Dopo la conferenza Stato – Regioni, viste le possibili maggiori disponibilità finanziarie, l’Assessore Vesco ci ha proposto:
- aumenti tariffari a partire dal 1 febbraio (la Regione si sarebbe accollata i maggiori oneri richiesti da Trenitalia)
- biglietti regionali + 25%
- abbonamenti regionali Liguria + 15% (si noti che un + 5% per il 2011 era già previsto nel contratto di servizio sottoscritto nel 2009).
- riduzione di un certo numero di treni, anche questa volta non meglio definito.
In alternativa, minori sono le riduzioni tariffarie e maggiori sono le soppressioni di treni.
Le associazioni di pendolari, utenti e consumatori (mancavano i combattivi e documentatissimi colleghi della Genova-Milano) sono state chiamate a fare le loro osservazioni ed eventualmente sottoscrivere il verbale della riunione. Potete immaginare che sia molto difficile in una riunione di questo tipo (che NON è un tavolo tecnico) fare valutazioni corrette sui numeri. In qualche modo ci si deve fidare della valutazioni fatte dall’Assessorato, che dovrebbe agire nel solo interesse dei cittadini, utenti del servizio.
Certamente sorprende il diverso profilo deciso dalle regioni limitrofe (Piemonte, Lombardia, Toscana). Ognuna ha deciso un approccio diverso, in particolare il Piemonte che avrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) deciso di congelare gli aumenti sino a giugno. Si poteva fare anche da noi in Liguria? Francamente non lo sappiamo, perché di numeri (quelli che poi contano davvero) si parla sempre troppo poco e, in ogni caso, si ha la sgradevole impressione che le decisioni prese da qualsiasi amministrazione regionale siano condizionate più da ragioni di natura politica, che di compatibilità economica. Da qui derivano le continue polemiche tra Assessorato ed esponenti dell’opposizione e da qui derivano anche i “mal di pancia” di alcuni comitati pendolari come quello dei Pendolariliguri, guidato da Sonia Zarino, che ha immediatamente precisato quanto segue:

Cari colleghi,
…..ho notato che il documento che abbiamo firmato (e che era relativo solo alla diminuzione degli aumenti prospettati) è stato presentato come un "accordo" a tutto tondo, comprendente anche l'assenso sui tagli (ai treni n.d.r), cosa che non è vera dato che nulla sapevamo in proposito.
Ho ritenuto pertanto di diffondere il seguente comunicato, che riprenderò in una successiva comunicazione.

Tagli e aumenti tariffari? Nessun accordo, al massimo presa d’atto
A fronte delle notizie diffuse ieri dall’Ass. Vesco in merito ad un accordo sottoscritto con i Pendolari Liguri, si ritiene doveroso precisare quanto segue:
• L’adesione a tale documento è da intendersi unicamente per quel che concerne la diminuzione dell’aumento degli abbonamenti e delle tariffe di corsa semplice, che in un primo tempo era stata quantificata rispettivamente nel 20% e nel 30%, portandole ora a 15% e 25%.
• Circa i tagli nulla abbiamo potuto dire in proposito, in quanto la lista non ci è stata presentata se non qualche ora prima della conferenza stampa ai giornalisti, evidentemente fuori tempo massimo per qualunque seria considerazione ed osservazione.
La nostra valutazione in occasione della sottoscrizione del documento è stata quindi parziale e per questo riteniamo che, per quel che ci riguarda, non si possa parlare di “accordo” ma piuttosto di presa d’atto, che presuppone, come peraltro indicato nel documento, il rinvio “ad un successivo confronto” “la definizione degli interventi che dovranno essere attivati”.


Siamo assolutamente d’accordo con quanto sostengono i colleghi del Levante: delle soppressioni di treni non abbiamo potuto parlare nello specifico, perché mancava la lista dettagliata che è stata esposta il giorno successivo in una conferenza stampa dell’Assessore Vesco !

In questo mese di gennaio si terrà sicuramente l’auspicato “successivo confronto”, che non sarà – a nostro avvivo – né facile, né sereno.
Per quello che ci riguarda, noi del COMITATO UTENTI TRENITALIA DEL PONENTE abbiamo ribadito, anche nella riunione del 22 dicembre, l’assoluta necessità di un SERIO TAVOLO DI CONFRONTO TECNICO con la partecipazione di Utenti FS, Camera di Commercio, Associazioni Imprenditoriali del Turismo e del Commercio, Associazioni di Consumatori, Amministrazioni Comunali e Provinciali, Regione, infatti solo facendo rete con tutti i rappresentanti politici e non del territorio potremo confrontarci in modo efficace con Trenitalia.

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